Tra un po', se Dio vorrà (quale dio?), sarò a Trento o forse in Cina...
forse mi ritroverò invaso di aggeggini tecnologici di nessun uso...
sicuramente sarò lontano dal pc...
prima del "distacco" vorrei aggiornare un po' il blog, convinto della sua utilità quantomeno come "memoria storica" accessibile a tutti, cosa che mi sta particolarmente a cuore, data la mia malata convinzione democratica che tutti sono invitati al banchetto, poi ognuno deciderà cosa mangiare...
qui l'invito a condividere…
quante foto di Ecoart ha ognuno di noi? 0? 10? 50? 100?
Ecoart ha centinaia di foto...
quanti film? e quali film? che ci hanno fatto riflettere e sognare abbiamo visto insieme?
quali letture? e quante letture? fatte in gruppo o singolarmente, hanno creato uno dei tanti substrati di Ecoart?
quando mi perdo vado nella mia cartelletta "Ecoart" ed inizio a leggere...e dopo pochi passi, poiché pur sempre di un viaggio si tratta, mi ritrovo...
vorrei che il blog fosse anche un po' questo...
in attesa che possa diventare uno mezzo di comunicazione breve, veloce ed informale, che possa diventare un legante, un recettore di umori e sentimenti...
quante volte mi sono chiesto chi di noi è passato di qua e cosa avrà pensato...
qualcuno è già passato...
questo può essere difficile o facilissimo…dipenderà da noi...
ricordandosi che Ecoart è tutti noi, una somma di singoli che crea un qualcosa di diverso...
sta a noi far sì che sia migliore…
ogni goccia d'acqua è un lago, ma per esserlo ha bisogno delle altre gocce...
-rudi
ieri è stata una bella giornata...sono stato bene con voi...
vi voglio bene...
si ringrazia Mocio per l'opera prestata
lunedì 27 ottobre 2008
mercoledì 22 ottobre 2008
"Pomi coti party"
Valle di Non, la valle delle mele, Melinda (la nostra unica Dea)
30…29...27…24…22…giorni…e tutte le mele sono nel sacco…
sempre più veloci, sempre più mele...sempre più “bravi”…
alba, tramonto…alba e di nuovo tramonto...
stando attenti che non s’incastri l’ingranaggio e rimaniamo con il tempo spezzato in 2…
Le mele arrichiscono, le mele inquinano, le mele gratificano, le mele stressano…
le mele non fanno festa…nemmeno la festa di Dio…
La mela è non...quindi...perché non fare una festa della mela?
Capovolgimento, rovesciamento, rotazione…ruotiamo la mela…
vediamo l'altra faccia...e la mela ci apparirà amica...
30…29...27…24…22…giorni…e tutte le mele sono nel sacco…
sempre più veloci, sempre più mele...sempre più “bravi”…
alba, tramonto…alba e di nuovo tramonto...
stando attenti che non s’incastri l’ingranaggio e rimaniamo con il tempo spezzato in 2…
Le mele arrichiscono, le mele inquinano, le mele gratificano, le mele stressano…
le mele non fanno festa…nemmeno la festa di Dio…
La mela è non...quindi...perché non fare una festa della mela?
Capovolgimento, rovesciamento, rotazione…ruotiamo la mela…
vediamo l'altra faccia...e la mela ci apparirà amica...
domenica 26 ottobre ore 10am località Plaze
“Festa della mela in Ecoart07”
altresì
“Pomi coti party”
mani in pasta
qui c'è un po'...tanto è tra le righe...
incomprensibile forse...nonsenso sicuro...
vi sarà uno special event
“Il dialogo del cielo e del lago”
“Il dialogo del cielo e del lago”
a domenica
-rudi
ps: la rassegna culinaria sarà “dolce”, qd chi volesse del salato dovrà improvvisare…al solito libero spazio all’immaginazione…
ps: la rassegna culinaria sarà “dolce”, qd chi volesse del salato dovrà improvvisare…al solito libero spazio all’immaginazione…
martedì 17 giugno 2008
"Alla città..."
Il prossimo fine settimana (sab21-dom22), alle "Plaze", in prossimità della Città dell'utopia, si terrà l'evento punk-rock "Rumori dal lago", Ecoart sostiene e promuove l'iniziativa, collabora alla buona riuscita dell'evento pur riconoscendone l'autonomia e l'indipendenza.
La Città dell'utopia è lì, sonnacchiosa, avvolta in una coperta d'erba, provata dai segni dell'inverno, forte per averlo superato dimostrando la sua bontà...
dev'essere svegliata!
i tempi sono maturi...l'evento incombe...
si chiamano i cittadini a rapporto, c'è da fare!
c'è da tagliare l'erba, riparare il muro ed addobbarlo di specchi, c'è da pulire, ricostriure e costruire...
dev'essere bella! raggiante e magnifica!
sprigionare la vita, i sogni e la passione...
dev'essere viva...ed ognuno di noi è lo spirito della città...
c'è da fare...
-rudi
in settimana nelle ore serali, e da veneridì sempre, si aiutano i punk e si sveglia la città, nel fine settimana la città vive...
ogni cittadino è chiamato, ricordandosi che la città ha uno spirito ed un corpo, ed il corpo senza spirito vale ben poco...
La Città dell'utopia è lì, sonnacchiosa, avvolta in una coperta d'erba, provata dai segni dell'inverno, forte per averlo superato dimostrando la sua bontà...
dev'essere svegliata!
i tempi sono maturi...l'evento incombe...
si chiamano i cittadini a rapporto, c'è da fare!
c'è da tagliare l'erba, riparare il muro ed addobbarlo di specchi, c'è da pulire, ricostriure e costruire...
dev'essere bella! raggiante e magnifica!
sprigionare la vita, i sogni e la passione...
dev'essere viva...ed ognuno di noi è lo spirito della città...
c'è da fare...
-rudi
in settimana nelle ore serali, e da veneridì sempre, si aiutano i punk e si sveglia la città, nel fine settimana la città vive...
ogni cittadino è chiamato, ricordandosi che la città ha uno spirito ed un corpo, ed il corpo senza spirito vale ben poco...
martedì 8 aprile 2008
giovedì 27 marzo 2008
"Viaggio nel profondo..."
Basta lago!
Basta acque quiete e tranquille! Non ne posso più!
Oggi ho voglia di profondo! D’orrido e d’acqua incazzosa!
Ho voglia di un “viaggio nel profondo…”
Basta acque quiete e tranquille! Non ne posso più!
Oggi ho voglia di profondo! D’orrido e d’acqua incazzosa!
Ho voglia di un “viaggio nel profondo…”
Domenica 30 Marzo.
Il primo appuntamento ufficiale di Ecoart08 sarà un viaggio, perché un viaggio non deve per forza essere lungo, ma dev’essere intenso, attraversare città, ponti e dirupi…attraversare mondi…e questo sarà…
è profondo, buio e pauroso…è orrido!
Fuggiremo nei meleti nascondendoci dietro il cemento, per poi scendere, scendere a più non posso, perché c’insegue e ci precede, lì dobbiamo andare, giù! giù! sempre più giù nell’orrido…verso gli inferi perché noi siamo peccatori…sempre più giù, attraversando ponti, grotte, anfratti e dirupi…attraversando mondi incantati abitati da folletti verdi e gialli…
sarà dura!
Ci mireranno, ci punteranno, ci spareranno, ma noi usciremo indenni... scenderemo, scenderemo ancora…sempre più giù nell’orrido…perché è lì che ci attende, lì nella sua casa, nella sua grotta, ai piedi di una cascata, inerpicata su di una parete mangiata dalla natura...
Vinceremo noi… l’orrido soccomberà… espieremo…vincendo le nostre paure, i nostri timori, i nostri demoni…ci rifocilleremo esausti da una dura lotta sul greto del Noce… pensando la risalita…
attraversare per poi poter salire…
attraversare per poi poter salire…
c’è il Noce…dobbiamo attraversarlo…dobbiamo salire…migliori perché più puri…non meritiamo gli inferi…
Saliremo, procedendo a zig zag in un paesaggio irreale, surreale, pauroso e mistico, sostandoci all’eremo, per non dimenticarci che per stare nella gente bisogna imparare a stare soli…già ci sentiamo meglio…vinta la lotta, attraversati gli inferi…sconfitti i nostri demoni…in un posto che più ci si addice…non siamo così peccatori…
Risaliremo, risaliremo ancora…verso il cielo, verso la città…sbucheremo nel mondo, attraverseremo sentieri ormai conosciuti, fino a giungere alla città…
ho voglia di lago…
-rudi
Info: si consigliano attrezzature adeguate ad un’impresa (asce, corde e chiodi…l’orrido non scherza), scarponcini pesanti (molto pesanti, la strada è poca ma impervia), stivali al seguito…maglie, maglioni, guanti e berretti (farà freddo, ma ci sarà da scaldarsi), cibo (perché nell’orrido non ci sono Mc Donald’s, luridi e menchemeno sagre…)
l'"Agenzia viaggi Ecoart" non propone mai viaggi facili...né fisici...né mentali...
si ringrazia Felix Lalù per l'opera prestata
venerdì 28 dicembre 2007
"Rivoluzione o ricreazione?"
Domenica 30 Dicembre 2007, l'allegra e scanzonata masnada di Ecoart07, si riunirà alle ore 9.30 presso la Città dell'Utopia, per poi dirigersi, in un pellegrinaggio tra il sacro e profano, lungo i luoghi della rivoluzione.
Il cammino, la fatica ed il freddo, perchè questo sarà, ci aiuteranno a riflettere...
Perchè i Carneri si riunirono il 29 Maggio del 1477 a Sanzeno, al grido di "viva il popolo morte ai signori!", rivoltandosi alle vessazioni del potere vescovile?
Perchè Andreas Hofer, il 7 Luglio del 1809, si recò in pellegrinaggio all'Eremo di S.Romendio, al seguito di 600 miliziani, sollevando il popolo contro il re di Baviera e le truppe napoleoniche?
Il cammino, la fatica ed il freddo, perchè questo sarà, uniti alla misticità dei luoghi, daranno risposta alle nostre domande...prima fra tutte...
"di cosa abbiamo bisogno all'alba del 3°millennio?"
forse noi siamo rivoluzionari...
descrizione "pellegrinaggio":
ore 9.30 ritrovo Città dell'Utopia (Plazé 540 slm)
ore 10.00 si parte!
Ci si incamminerà lungo un sentiero boschivo (latifoglie misto conifere), in forte pendenza, fino al raggiungimento della SS43, attraversata la quale, il sentiero proseguirà, sempre in pendenza (forse un po' meno forte), tra aree boschive e meleti, fino agli inizi dell'abitato di Coredo (831 slm), da lì ci si dirigerà verso la frazione Tavon (856 slm), lungo una strada pianeggiante e soleggiata, per poi discendere, dopo essere passati in prossimità dei Laghetti di Coredo, lungo una strada boschiva, che ci condurrà al Santuario di S.Romedio. Ammirata l'imponenza della costruzione e catturati dalla misticità dei luoghi, libereremo Jurka (mola a disco...) e riprenderemo lentamente (una diceria popolare vuole che gli orsi abbiamo difficoltà a "correre" in discesa, data la minor lunghezza dei loro arti posteriori) il nostro cammino, servendoci del sentiero scavato nella roccia (500m) e sospeso nel vuoto (300m), ripristinato per il caso dalla PAT, per agevolare la nostra fuga, lungo il tracciato di un canale irriguo del'800, che ci condurrà al Museo Retico nelle vicinanze dell'abitato di Sanzeno (645 slm), da lì attraverseremo l'abitato fino a raggiungere la Basilica dei SS. Martiri, luogo in cui, Sisinio, Martirio ed Alessandro, fallito il loro tentativo di evangelizzazione, vennero messi al rogo dalle popolazioni auctoctone (pagane). Riflettuto sui rischi del "portare novità" in queste valli, scenderemo lungo stradine di campagna (prive di mezzi agricoli data la stagione) fino a raggiungere le "coste" del lago, lì, per i più audaci, ci sarà la possibilità di cimentarsi in un radicato sport locale, il "rodelon dai crozi", i meno audaci, ma comunque temerari, se giunti fin qui, vedranno di scendere con delicatezza i pendii scoscesi del lago, onde evitare d'imprimere i propri "sacri stampi" sul fragile terreno, già soggetto di suo a soventi smottamenti ("se lo riempiamo tutto come facciamo poi ad andare in zattera?"). Giunti ormai a quota lago 540 slm, quota 0 per il nostro pellegrinaggio ("mi raccomando non andate in immersione, perchè l'acqua è fredda e la zattera è al largo...) attraverseremo il Ponte Romano, che romano non è essendo del 1854, e qui, stremati, ma appagati (mai) ci lasceremo cullare dall'ormai familiare tempore della "nostra" città...
ho voglia di lago...
-rudi
info: si consigliano vivamente vestiti pesanti, dato il clima mite della nostra valle in questa stagione, scarponcini comodi...siamo in pianura, ricordatevelo...e "energetici" di ogni sorta...l' "Agenzia viaggi Ecoart" non propone mai viaggi facili...né fisici...né mentali...
Il cammino, la fatica ed il freddo, perchè questo sarà, ci aiuteranno a riflettere...
Perchè i Carneri si riunirono il 29 Maggio del 1477 a Sanzeno, al grido di "viva il popolo morte ai signori!", rivoltandosi alle vessazioni del potere vescovile?
Perchè Andreas Hofer, il 7 Luglio del 1809, si recò in pellegrinaggio all'Eremo di S.Romendio, al seguito di 600 miliziani, sollevando il popolo contro il re di Baviera e le truppe napoleoniche?
Il cammino, la fatica ed il freddo, perchè questo sarà, uniti alla misticità dei luoghi, daranno risposta alle nostre domande...prima fra tutte...
"di cosa abbiamo bisogno all'alba del 3°millennio?"
forse noi siamo rivoluzionari...
descrizione "pellegrinaggio":
ore 9.30 ritrovo Città dell'Utopia (Plazé 540 slm)
ore 10.00 si parte!
Ci si incamminerà lungo un sentiero boschivo (latifoglie misto conifere), in forte pendenza, fino al raggiungimento della SS43, attraversata la quale, il sentiero proseguirà, sempre in pendenza (forse un po' meno forte), tra aree boschive e meleti, fino agli inizi dell'abitato di Coredo (831 slm), da lì ci si dirigerà verso la frazione Tavon (856 slm), lungo una strada pianeggiante e soleggiata, per poi discendere, dopo essere passati in prossimità dei Laghetti di Coredo, lungo una strada boschiva, che ci condurrà al Santuario di S.Romedio. Ammirata l'imponenza della costruzione e catturati dalla misticità dei luoghi, libereremo Jurka (mola a disco...) e riprenderemo lentamente (una diceria popolare vuole che gli orsi abbiamo difficoltà a "correre" in discesa, data la minor lunghezza dei loro arti posteriori) il nostro cammino, servendoci del sentiero scavato nella roccia (500m) e sospeso nel vuoto (300m), ripristinato per il caso dalla PAT, per agevolare la nostra fuga, lungo il tracciato di un canale irriguo del'800, che ci condurrà al Museo Retico nelle vicinanze dell'abitato di Sanzeno (645 slm), da lì attraverseremo l'abitato fino a raggiungere la Basilica dei SS. Martiri, luogo in cui, Sisinio, Martirio ed Alessandro, fallito il loro tentativo di evangelizzazione, vennero messi al rogo dalle popolazioni auctoctone (pagane). Riflettuto sui rischi del "portare novità" in queste valli, scenderemo lungo stradine di campagna (prive di mezzi agricoli data la stagione) fino a raggiungere le "coste" del lago, lì, per i più audaci, ci sarà la possibilità di cimentarsi in un radicato sport locale, il "rodelon dai crozi", i meno audaci, ma comunque temerari, se giunti fin qui, vedranno di scendere con delicatezza i pendii scoscesi del lago, onde evitare d'imprimere i propri "sacri stampi" sul fragile terreno, già soggetto di suo a soventi smottamenti ("se lo riempiamo tutto come facciamo poi ad andare in zattera?"). Giunti ormai a quota lago 540 slm, quota 0 per il nostro pellegrinaggio ("mi raccomando non andate in immersione, perchè l'acqua è fredda e la zattera è al largo...) attraverseremo il Ponte Romano, che romano non è essendo del 1854, e qui, stremati, ma appagati (mai) ci lasceremo cullare dall'ormai familiare tempore della "nostra" città...
ho voglia di lago...
-rudi
info: si consigliano vivamente vestiti pesanti, dato il clima mite della nostra valle in questa stagione, scarponcini comodi...siamo in pianura, ricordatevelo...e "energetici" di ogni sorta...l' "Agenzia viaggi Ecoart" non propone mai viaggi facili...né fisici...né mentali...
lunedì 3 dicembre 2007
"Silenzio sopra la città"
Ma no, non è finita! Come fa a finire una cosa bella, che vogliamo tutti, che ci ha fatto stare così bene? Si, è vero, l'inverno arriva, ma poi, come è arrivato se ne andrà, e torneranno a sbocciare i fiori, l'aria si farà di nuovo tiepida e noi saremo ancora lì, a godere del mondo, a parlare di futuro, a immaginare isole sconosciute, a costruire i pezzi della città che ancora mancano...
o no?
o invece finiremo per bruciare tutto, pezzo per pezzo, nel falò delle vanità e delle speranze, delle emozioni e delle promesse? Certo che sarebbe forte, portentosa, una performance drammaticamente intensa. Infinite ore di lavoro, miliardi di parole, in un grande fuoco muto. Per ricominciare, magari, per prendere altre strade, per riprovarci.
Mi pare che il mondo vada a scatafascio, gli uomini hanno sempre più paura, noi, nel nostro piccolo, ci abbiamo provato. Non abbiamo cambiato il mondo, questo è certo, ma abbiamo cambiato noi stessi, questo è sicuro.
clean up your mind!
o no?
o invece finiremo per bruciare tutto, pezzo per pezzo, nel falò delle vanità e delle speranze, delle emozioni e delle promesse? Certo che sarebbe forte, portentosa, una performance drammaticamente intensa. Infinite ore di lavoro, miliardi di parole, in un grande fuoco muto. Per ricominciare, magari, per prendere altre strade, per riprovarci.
Mi pare che il mondo vada a scatafascio, gli uomini hanno sempre più paura, noi, nel nostro piccolo, ci abbiamo provato. Non abbiamo cambiato il mondo, questo è certo, ma abbiamo cambiato noi stessi, questo è sicuro.
clean up your mind!
venerdì 30 novembre 2007
"Inaugurazione"
primo dicembre. AtroceEcoartCreato07
Da una sera passata a discutere alla Vecchia Trento, da Trento, Cles passando per Nave S.Felice sono emerse le seguenti considerazioni:
(continua a valere il principio che chi si prende in carico una cosa la inizia e la porta a termine: si organizza.)
(oltre a essere una presentazione, un punto e virgola, è anche una occasione per fare un minimo di autofinanziamento. Le spese che ci saranno verranno coperte, poi tutto e per tutti sarà a pagamento.)
Bevande. Questione per molti versi risolta. Curerà tutto Lorenzo Nichelatti. Acquisti in conto vendita di vino, birra, succhi di frutta, acqua, tisane, biscottini, cioccolato, grappe. Bicchieri inclusi. Vin Brulè e tazze escluso. Serviranno solo due tavoli e due panche, una mano ad allestire il bar, una mano domenica per darsi il cambio. Fondamentale la questione caffè: servirebbero termos.
Piatti e posate. Enrico e Silvia giovedì potrebbero portare a Cles una trentina di piatti. Per quanto riguarda vassoi, mestoli ecc. ci sono a Cles (Rudi – Stefano). Importante sarebbe comunque che il piatto e le posate le si portassero lo stesso.
Porchetta-Contorni: Mirko. Gli interessati lo contattino. Sabato sera inizierà la cottura, proseguirà tutta la notte in località Plazze.
Polenta. Stefano. Paiolo (Moud?)
Pizza. La pasta per la pizza dovrebbe prepararla la mamma di Rizzo. Per tutto il resto servirà un po' di intraprendenza. Abbiamo tutti la strumentazione necessaria.
Legna. Tantissima (serve per due giorni: porchetta, falò e parlamento). Rudi – Stefano.
Tavoli e panche. 15 – 30. Rudi e Stefano.
Bottiglie di plastica. Dalla pulizia del lago sono state recuperate diverse bottiglie e barattoli. Cercavamo un modo per poter lasciare nella città dei messaggi che durassero tutto l'inverno. Puliremo le bottiglie e i barattoli. Scriveremo dei messaggi su fogli, li arrotoleremo e poi verranno infilati nella pasta ('ditalini') o in un elastico e poi messi nelle bottiglie.. Sul terreno verranno piantati dei paletti sottili e le bottiglie vi verranno legate o infilate con dentro il messaggio. Le bottiglie verranno messe in vari luoghi a seconda del tema del messaggio, anche appese ad alberi.
Per i messaggi chiediamo la collaborazione di tutti. Vanno bene frasi, foto, disegni, tutto.
Serve spago. Biro e colori, anche pastelli. Agende su cui scrivere.
L'operazione proseguirà anche la domenica.
Specchi. Già pronti, 90. serve materiale per appenderli (Rudi Stefano)
Insegna. Giovedì sera verrà finita, a Cles. Beatrice.
Cinema. Serve scaletta film.
Libreria e Bazar: Milena sta raccogliendo titoli di libri. Bisognerà passare alla sede del Lab Mod e recuperare il resto dei materiali (FdA vecchi e nuovi, magliette, libri, scaffali, coperte...)
Parlamento. Servono i temi (Rizzo).
Musica e Letture sul palco: manca un programma. Dovrebbe essere un problema anche se nessuno è in panico. L'importante sarà, in caso, sapere cosa leggere.
Prolunghe e generatori. Rudi.
Faretti (Enrico ma meglio Fausto....).
elettricista: Silvia chiederà a Nicola.
Portare alle Plazze: legna, tavoli, panche, materiale elettrico, generatori, specchi (fatti e da fare), bottiglie, spago, matite, colori, biro, agende, pasta (ditalini), elastici, porchetta....
allestire: cinema (Rizzo), parlamento (accatastare legna e affiggere programma (?)), insegna (Stefano), mara specchi, libreria-bazar (milena), Barachab (Lorenzo), Cucina-porchetta (Mirko), palco, tavoli e panche, albero maestro, zattera (tirarla a lucido e scrivere nome).
Indicativamente:
la zattera andrà dalle 11,00 alle 12,00. poi dalle 14,30 alle 15,30 rifiniture la mattina.
Si pranzerà per l'una che sarà anche l'orario migliore per suonare.
Alle 15,00 sarebbe bello se tutto funzionasse: cinema, parlamento, bazar, specchi, laboratori (specchi, bottiglie), bar, cucina, letture, zattera.
Alle 17,00 pulizia.
E’ soltanto un invito ad una città, migliore e meravigliosa, la cui forma si può solo intravede.
E’ soltanto intravedendo la meraviglia, che formare una città può essere migliore dello stare solo.
Da una sera passata a discutere alla Vecchia Trento, da Trento, Cles passando per Nave S.Felice sono emerse le seguenti considerazioni:
(continua a valere il principio che chi si prende in carico una cosa la inizia e la porta a termine: si organizza.)
(oltre a essere una presentazione, un punto e virgola, è anche una occasione per fare un minimo di autofinanziamento. Le spese che ci saranno verranno coperte, poi tutto e per tutti sarà a pagamento.)
Bevande. Questione per molti versi risolta. Curerà tutto Lorenzo Nichelatti. Acquisti in conto vendita di vino, birra, succhi di frutta, acqua, tisane, biscottini, cioccolato, grappe. Bicchieri inclusi. Vin Brulè e tazze escluso. Serviranno solo due tavoli e due panche, una mano ad allestire il bar, una mano domenica per darsi il cambio. Fondamentale la questione caffè: servirebbero termos.
Piatti e posate. Enrico e Silvia giovedì potrebbero portare a Cles una trentina di piatti. Per quanto riguarda vassoi, mestoli ecc. ci sono a Cles (Rudi – Stefano). Importante sarebbe comunque che il piatto e le posate le si portassero lo stesso.
Porchetta-Contorni: Mirko. Gli interessati lo contattino. Sabato sera inizierà la cottura, proseguirà tutta la notte in località Plazze.
Polenta. Stefano. Paiolo (Moud?)
Pizza. La pasta per la pizza dovrebbe prepararla la mamma di Rizzo. Per tutto il resto servirà un po' di intraprendenza. Abbiamo tutti la strumentazione necessaria.
Legna. Tantissima (serve per due giorni: porchetta, falò e parlamento). Rudi – Stefano.
Tavoli e panche. 15 – 30. Rudi e Stefano.
Bottiglie di plastica. Dalla pulizia del lago sono state recuperate diverse bottiglie e barattoli. Cercavamo un modo per poter lasciare nella città dei messaggi che durassero tutto l'inverno. Puliremo le bottiglie e i barattoli. Scriveremo dei messaggi su fogli, li arrotoleremo e poi verranno infilati nella pasta ('ditalini') o in un elastico e poi messi nelle bottiglie.. Sul terreno verranno piantati dei paletti sottili e le bottiglie vi verranno legate o infilate con dentro il messaggio. Le bottiglie verranno messe in vari luoghi a seconda del tema del messaggio, anche appese ad alberi.
Per i messaggi chiediamo la collaborazione di tutti. Vanno bene frasi, foto, disegni, tutto.
Serve spago. Biro e colori, anche pastelli. Agende su cui scrivere.
L'operazione proseguirà anche la domenica.
Specchi. Già pronti, 90. serve materiale per appenderli (Rudi Stefano)
Insegna. Giovedì sera verrà finita, a Cles. Beatrice.
Cinema. Serve scaletta film.
Libreria e Bazar: Milena sta raccogliendo titoli di libri. Bisognerà passare alla sede del Lab Mod e recuperare il resto dei materiali (FdA vecchi e nuovi, magliette, libri, scaffali, coperte...)
Parlamento. Servono i temi (Rizzo).
Musica e Letture sul palco: manca un programma. Dovrebbe essere un problema anche se nessuno è in panico. L'importante sarà, in caso, sapere cosa leggere.
Prolunghe e generatori. Rudi.
Faretti (Enrico ma meglio Fausto....).
elettricista: Silvia chiederà a Nicola.
Portare alle Plazze: legna, tavoli, panche, materiale elettrico, generatori, specchi (fatti e da fare), bottiglie, spago, matite, colori, biro, agende, pasta (ditalini), elastici, porchetta....
allestire: cinema (Rizzo), parlamento (accatastare legna e affiggere programma (?)), insegna (Stefano), mara specchi, libreria-bazar (milena), Barachab (Lorenzo), Cucina-porchetta (Mirko), palco, tavoli e panche, albero maestro, zattera (tirarla a lucido e scrivere nome).
Indicativamente:
la zattera andrà dalle 11,00 alle 12,00. poi dalle 14,30 alle 15,30 rifiniture la mattina.
Si pranzerà per l'una che sarà anche l'orario migliore per suonare.
Alle 15,00 sarebbe bello se tutto funzionasse: cinema, parlamento, bazar, specchi, laboratori (specchi, bottiglie), bar, cucina, letture, zattera.
Alle 17,00 pulizia.
E’ soltanto un invito ad una città, migliore e meravigliosa, la cui forma si può solo intravede.
E’ soltanto intravedendo la meraviglia, che formare una città può essere migliore dello stare solo.
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