martedì 23 ottobre 2007

"La spedizione"


Il freddo si sente, penetra sotto la giacca, fa male alla pancia, ghiaccia le mani, le irrita, le secca. Rende le labbra livide ed esili, fa serrare gli occhi, ti costringe ad abbracciarti.Tirava un vento sostenuto, sabato e domenica, che da nord a sud spazzava la valle e il lago, se qualcuno avesse avuto il coraggio di imbracciare un windsurf, si sarebbe divertito, sicuro.Perplessità, tra gli organizzatori. Bisognava di decidere se affrontare il lago e l'incognita del vento e delle onde, o se invece optare per una rassicurante giornata con i piedi ben asciutti, a costruire pezzi di città. La zattera era lì, che rollava e beccheggiava , scossa da un fremito costante, quasi impaziente di prendere il largo, e sfidare le onde. Pareva dire: "son qua, mettetemi alla prova, sono Aguirre, il furore degli dei, mica una qualsiasi cazzutissima barchetta da diporto!".Uno sguardo tra alcune persone, un lampo di complicità e la decisione: "si va!"Da questo momento la storia perde i contorni della cronaca e assume i toni della leggenda. Ecoart è parola, prima di tutto. La parola razionale e concreta delle richieste ai comuni, dei materiali da raccogliere, degli ingredienti per la pasta, ma anche la parola immaginifica dei racconti delle spedizioni, dei sogni di nuove città. La parola essenziale degli scambi telefonici, per dirsi quante viti portare, la parola spessa ed esagerata per descrivere prodigi e sirene, incontri con se stessi e con gli dei.Avreste dovuti sentirli appena dopo lo sbarco: pareva che avessero attraversato il polo nord in triciclo, che avessero sfidato gli elementi naturali, e che avessero vinto.Rossi in faccia, provati dalla fatica, ma con un sorriso di beata riconscenza alla realtà.Se non c'era il Franco, sarebbero ancora lì, a remare contro il vento.
Non sapremo mai cosa è effettivamente successo. la videocamera ha smesso di funzionare nel momento topico.Rimarrà sempre un seducente mistero, che cosa hanno visto davvero quegli uomini e quelle donne, su una zattera alla deriva, un sabato di fine ottobre.

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